[UTENTI] LA BELLA E LA BESTIA

la bella e la bestia LOC

Dopo La La Land, un altro musical è pronto a far fortuna e sbancare tutti i botteghini. Questa volta, trasportando i più nostalgici in una favola già conosciuta, una favola che proverà a unire quasi tre generazioni, rimaste estasiate dal successo Disney del 1991.
Stiamo parlando ovviamente del live-action de La Bella e la Bestia che, fin dal suo primo annuncio, ha diviso il pubblico fra scetticismo e trepidazione.
I più diffidenti potrebbero biasimare questa nuova filosofia della Disney di riproporre in live-action i grandi successi animati, che “contaminano” le opere originali, non aggiungendo nulla di più e giovando solamente alle tasche della grande casa di produzione americana.
Ma quanti, vedendo i film d’animazione, non avevano cercato di immaginare come sarebbero stati i personaggi nella realtà? L’incanto di vedere i cartoni animati trasformati in persone reali, spinge a lasciar perdere la presunta “poco originalità” che molti attribuiscono a opere di questo tipo. Bisogna lasciar fuori dalla sala questo tipo di pregiudizi, sedersi e godersi esclusivamente lo spettacolo, fatto di fantastiche scenografie, costumi mozzafiato, un casr stellare e una colonna sonora da brividi.
La ricostruzione del villaggio, la casa di Belle, il castello della Bestia, richiamano chiaramente il cartone animato, ma traslati dal mondo animato a quello reale con le moderne tecnologie, lasciano letteralmente senza fiato.
La storia di fondo è quella, la favola resta sempre La Bella e la Bestia, non può cambiare, ma alcuni dettagli ed episodi che vengono aggiunti hanno il merito di impreziosire tutta l’opera, collegandola anche a temi attualissimi e donandogli come una seconda giovinezza.
E’ palese che queste diversificazioni siano state studiate con meticolosità, poiché non risultano mai eccessive o fuori luogo, tutt’altro, si amalgamano perfettamente con il resto.
Evitando spoiler, il film riaccenderà in voi la nostalgia, vi trasporterà con la mente quasi trent’anni indietro, tenendo lo sguardo sempre rivolto sia alla suggestione che all’arricchimento della coscienza comune.

(Domenico Picciotto)