[UTENTI] LOVING VINCENT

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La turbolenta vita di Vincent Van Gogh viene raccontata attraverso i suoi quadri che prendono vita e, attraverso i personaggi rappresentati dallo stesso artista, raccontano le difficoltà della sua vita e i segreti della dibattuta morte.
Il film, anche se chiamarlo film è un po’ riduttivo, è stato girato come un normale film con attori reali, e successivamente è stato trasformato in un’opera di animazione. Più di centoventi artisti hanno trasformato ogni fotogramma in un quadro con il tratteggio segmentato tipico dello stile di Van Gogh. Alla fine sono stati realizzati più di sessantamila fotogrammi per un’opera che ha lasciato e lascerà un solco indelebile nel cuore e nella mente degli spettatori.
Visivamente non ci si abitua immediatamente a quei tratti segmentati di cui sono fatti i fotogrammi, ma successivamente il tutto appare quasi ipnotizzante. Quei tratteggi, sempre stati fermi nelle opere pittoriche di Van Gogh, adesso hanno la possibilità di prendere vita e scorrere sullo schermo.
Pur essendo un film biografico, la trama non risulta scontata, ma accattivante, prendendo in alcuni momenti la piega quasi da film noir/thriller e insinuando tensione nello spettatore e dubbi sul dichiarato suicidio dell’artista. Per questo mi sento di dire che questo non è un film, ma credo che si possa definire come un’opera d’Arte vera a propria.
L’Arte non può essere circoscritta nei suoi singoli ambiti, ma tutte le forme di essa, dalla pittura, alla musica, al cinema, alla scultura e via dicendo, devono essere in grado di interagire fra di loro. Questa opera d’arte è uno degli esempi più alti di questo concetto. Pittura e Cinema interagiscono fra di loro, ed entrano in simbiosi a tal punto da sembrare un’unica e autentica nuova forma d’Arte.
Loving Vincent non è un film nato per sbancare i botteghini, ma è un film per chi ama la pittura, è un film per chi ama il cinema, ma ancora meglio, Loving Vincent è un film per chi ama l’Arte e per chi in essa vede un mezzo per la purificazione di sé stessi.

(Domenico Picciotto)